venerdì 3 agosto 2012

Guardando Una Foto

Ho in mente la foto di un volto incompleto, come un frammento, forse strappata da un atto violento, o forse a causa di un dolore improvviso.
Ho in mente tutte le parole, le musiche, i colori offerti durante le sedute, in terapia.
Quanti aspetti ha la sofferenza e in quanti modi si mostra…
Penso ai volti che conosco e che tanto avrebbero da dire, ma è come se ci fosse una sorta di pudore, o forse di rassegnato egoismo. Quasi che lo strappo abbia il potere di ammutolire ogni grido rendendo sordo chi guarda.
E poi penso a me e rifletto sulla mia voce.
E’ davvero tutto così difficile? O questo è solo un punto di vista?
Francesca Vannini