sabato 1 gennaio 2011

Ad Ale

Ti ho imparato a conoscere nel tempo, durante i diversi ricoveri che hai fatto in questo ospedale. 
Tanti in questi ultimi anni. Puntualmente ci incontravamo per fare il punto della situazione, per capire cosa si poteva ancora fare. 
Poi un giorno sono arrivata in ospedale e mi hanno detto che non c’eri più, siamo rimasti tutti senza parole.
Eri di casa qui, vicino eppure lontano, combattevi contro quel male o “compagno” che ti aveva obbligato a lasciare il tuo paese, i tuoi affetti e che un po’ alla volta ti ha legato a questo posto.

Qui tutti, ognuno a suo modo, ti volevamo bene.

Di ognuno di noi sapevi tutto, i problemi, i progetti, le avventure… non dicevi mai di te, quando ti si incontrava la tua prima domanda era:”Come stai?”

Anche senza la voce ti facevi capire, dai tuoi occhi traspariva benissimo come ti sentivi, e nonostante le mille difficoltà ti sei preoccupato di noi fino alla fine.

Ci è rimasta la tua voglia di vivere e il tuo sorriso.

Ci manchi, ovunque tu sia ora.


Beating Heart

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