martedì 1 giugno 2010

Perché la solitudine

A gennaio 2…. si è chiusa una finestra
al paese mio: era la mia.

In un freddo gennaio, “morivo” anch’io.

Chi avrebbe mai immaginato
un destino così spietato,
un amore negato: quello di mamma.

Una spina nel cuore
che ogni volta che i miei pensieri mi avvolgono,
mi fa male, male, male.

Perché, perché, perché,
doveva succedere proprio a me.

Si è soli in questo mondo,
solo i brutti ricordi continuano
a rimanere accanto a me.

Strilli, urla,
di chi mi assisteva in un brusco risveglio
che è stata la mia realtà per un lungo periodo.

Ma è ora di opporsi,
riprendere indietro tutto quello che mi è stato tolto,
per non deludere chi mi ha teso la mano.

Avrei voluto un figlio,
ma come avrebbe fatto il piccolino
a cavarsela senza di me?

Avrei voluto molte cose,
ma per il momento è meglio accontentarsi
di odorare il profumo delle rose
e continuare a pensare:

perché, perché, perché?

Free

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