sabato 12 giugno 2010

Il viandante e il drago nero di Norvegia

Il viandante e il drago nero di Norvegia
Un tempo nella città di Catapecchia un viandante con il suo fedele bastone andava raccontando storie ai piccoli bambini della città.
Raccontava storie della sua vita passata perché egli un tempo era stato un cacciatore di draghi. I bambini lo ascoltavano sempre meravigliati e increduli.
Proprio mentre stava raccontando la sua impresa più famosa riguardante la cattura di un drago nero gigante, cadde dal cielo un uovo molto grande e lui disse ai ragazzini: “Non ci può essere altra spiegazione: questo è un uovo di un drago nero di Norvegia! Dovete sapere che i draghi neri di Norvegia hanno la caratteristica di essere molto pericolosi per la loro voracità: sono sempre affamati di carne umana. Inoltre hanno un aspetto ripugnante”.
I bambini a questa notizia si impaurirono moltissimo, ma rimasero lì affascinati dalle storie del vecchio. Così lui finì di raccontare la sua storia, prese in custodia l’uovo e riprese il suo viaggio. Mentre stava camminando per un fitto bosco l’uovo cominciò a vibrare, segno che era vicino il momento della schiusa. Il viandante, stanco del lungo cammino, posò il suo bastone e si stese a riposare. Senza accorgersene si addormentò e quando si risvegliò, a fianco a lui c’era l’uovo rotto in mille pezzi. Preoccupato tornò al villaggio a vedere se per caso il cucciolo di drago aveva deciso di mettere la sua casa lì nella città. Si mise alla disperata ricerca di quell’essere spaventoso e alla fine lo trovò sopra il campanile. Era già diventato enorme nonostante fosse nato solo da qualche ora e sputava fiamme in tutte le direzioni.
Gli abitanti di quel luogo si erano rifugiati nelle proprie case spaventatissimi.
Il viandante salì le scale del campanile per raggiungere il drago e calmarlo. Quando lo raggiunse il drago ruggì rabbiosamente e non accennava a placare la sua rabbia. Il viandante non si arrese anche se le cose si stavano mettendo davvero male e decise allora di usare le sue tecniche di esperto cacciatore di draghi. Però sapeva bene che per riuscire nella sua impresa era necessario estrarre dal cuore l’artiglio del male che di solito cresce nei cuori dei draghi neri di Norvegia e ha la caratteristica di renderli i più aggressivi draghi esistenti sulla faccia della terra. Allora evocò un incantesimo che aprì la pancia del drago, cercò il cuore e con un veloce gesto strappò l’artiglio. Poi gli richiuse la pancia e la bestia diventò completamente innocua, anzi leccò dolcemente il viandante in segno di ringraziamento e gratitudine e si mise la zampa sul cuore per dire che ora gli apparteneva.
Gli abitanti del villaggio uscirono a festeggiare, brindando con birra e idromele.
Il viandante salì in groppa al drago e insieme continuarono l’interminabile viaggio in cerca di nuove avventure.
Casper

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